FACCIAMO IL PUNTO …
Nel corso dell’ultimo incontro del tavolo nazionale abbiamo tra l’altro evidenziato l’esigenza che, considerata la sua natura di maggiorazione dell’incentivo, il parametro 107 non sia ricompreso, come invece previsto nel documento di lavoro consegnatoci, tra gli istituti da ricondurre sotto l’unica voce retributiva (TEP) all’interno della quale verranno conglobati, a decorrere dall’1/12/2013, tutti i trattamenti economici volti a remunerare la professionalità (TEP/SAP e relative maggiorazioni, assegni di garanzia, art. 23 e Tep.po). Come più volte sottolineato dalle scriventi, il riconoscimento del TEP a tutti i lavoratori dell’INPS dovrà segnare l’avvio di un percorso a tappe che, ferma rimanendo l’esigenza di salvaguardare le retribuzioni in godimento, consenta di re-investire, mediante il confronto, le risorse che di volta in volta si renderanno disponibili in progressivi step di armonizzazione e consolidamento dei trattamenti. A partire da quelli corrisposti ai lavoratori inquadrati nelle aree A e B e, nell’ambito dell’area C, a partire da quelli erogati nei confronti dei lavoratori inquadrati in C1.
Cgil Cisl e Uil hanno anche richiamato l’attenzione dell’Amministrazione sull’esigenza di introdurre nel testo dell’ipotesi di accordo un richiamo alle indennità riconosciute, in forza della circolare n. 31/2013, alle lavoratrici e ai lavoratori chiamati, nell’ambito delle Sedi integrate, al presidio degli ambiti di responsabilità inerenti le funzioni istituzionali ex INPDAP; lavoratori ai quali, come è noto, la stessa circolare 31 attribuisce, accanto a quella del procedimento, anche la responsabilità del provvedimento. Nel corso del prossimo incontro, già programmato per il 28/5 p.v., sarà messa a disposizione delle OO.SS. una stima dei costi da sostenere ai fini dell’eventuale adeguamento di dette indennità a quelle riconosciute, in forza dei vigenti contratti integrativi INPS, ai responsabili di unità organizzativa. Adeguamento che, ad avviso di Cgil, Cisl e Uil, andrebbe in ogni caso inserito in un più ampio ed articolato processo, da prevedere all’interno dell’Accordo di Programma 2014-2016, di complessiva rivisitazione del sistema delle posizioni organizzative alla luce di quello che sarà il nuovo assetto organizzativo e funzionale dell’Istituto.
A seguito delle richieste da noi avanzate in occasione dell’incontro del 6/5 u.s., l’ultima versione della bozza di intesa prevede anche:
-l’attivazione, rispettivamente nel corso degli anni 2014 e 2015, delle procedure di selezione per i passaggi economici interni alle aree A, B, C e di quelle rivolte ad ottenere le autorizzazioni per l’assunzione di nuovo personale e per i passaggi dall’area A all’area B e dall’area B all’area C;
-la prosecuzione, oltre la prevista data del 30/6 p.v., della sperimentazione del nuovo modello organizzativo integrato;
-l’avvio di interventi formativi sulle materie attinenti le attività istituzionali;
-l’attivazione di una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare cittadini e imprese sulla mission e sui servizi offerti dall’INPS, anche al fine di migliorare, in termini di sicurezza e benessere organizzativo, le condizioni di lavoro del personale impiegato nelle attività di front–office.
Cgil, Cisl e Uil hanno altresì chiesto di inserire nell’intesa programmatica:
-l’indicazione delle date entro le quali si dovrà dare corso agli interventi previsti nell’accordo;
-l’istituzione di un tavolo permanente, costituito dai rappresentanti dell’Amministrazione e da quelli delle OO.SS., cui affidare il compito di monitorare lo sviluppo applicativo dell’intesa;
-l’istituzione di un Osservatorio Nazionale sui processi di mobilità in entrata/uscita scaturenti da eventuali disposizioni di legge;
-la previsione di momenti di confronto di livello nazionale nell’ambito dei quali esaminare, anche alla luce dei contributi e delle proposte di integrazione del modello delineato che stanno pervenendo dal territorio, gli impatti interni ed esterni che l’attuazione sperimentale della circolare n. 36/2014 rischia di produrre;
-l’avvio di un apposito tavolo di confronto sulle problematiche attinenti l’aggiornamento obbligatorio e l’acquisizione dei relativi crediti formativi richiesti al personale con profilo sanitario.
Il confronto sul CCNI 2013 e sull’Accordo di Programma 2014-2016 proseguirà il 28/5 p.v.
CCNI 2012
La Ragioneria Generale dello Stato ha in questi giorni riscontrato la nota con la quale l’INPS aveva chiesto di riconsiderare le conclusioni cui le competenti funzioni ministeriali erano giunte a chiusura dell’iter di certificazione del CCNI 2012. La risposta del Mef conferma che si dovrà procedere ad una rimodulazione dei fondi relativi alle sezioni INPS e Gestione Pubblica tenendo conto delle risultanze definitive del conto annuale. Orientamento che, come a più riprese evidenziato dalle scriventi, non considera il fatto che il confronto rivolto alla destinazione delle risorse disponibili ha avuto inizio in una fase nella quale, non essendosi il 2012 ancora concluso, il calcolo delle cessazioni -cui la normativa vigente impone di fare riferimento ai fini della quantificazione dell’ammontare del fondo- non poteva che avere carattere previsionale. Sul tema, abbiamo unitariamente chiesto che in occasione del prossimo incontro vengano forniti alle OO.SS. dati di maggior dettaglio circa gli effetti che la citata rimodulazione avrebbe a produrre.
DOTAZIONE ORGANICA E SPENDING REVIEW
Con provvedimento del Commissario Straordinario del 12/5 u.s., l’Amministrazione ha provveduto alla rideterminazione dell’organico dell’Istituto. La dotazione organica dell’INPS, come rideterminata con DPCM del 23/1/2013, è stata quindi incrementata, ai sensi dell’art. 21, c. 2, del D.L. n. 201/2011, di un numero di posti corrispondente alle unità di personale in servizio presso gli enti soppressi alla data del 6/12/2011.
Tale rideterminazione, cui seguirà -secondo quanto a più riprese evidenziato dalla delegazione di parte pubblica- l’adozione di un atto con il quale formalizzare l’intento di anticipare, rispetto alla data del 31/12/2016, al 1° febbraio 2015 il termine entro il quale procedere al riassorbimento del soprannumero, costituisce una delle condizioni necessarie per poter dare ulteriore corso alle procedure relative ai pensionamenti in deroga.
MOBILITA’ NAZIONALE A DOMANDA
Come annunciato dall’Amministrazione in occasione dell’incontro del 13/5 u.s., nel pomeriggio di ieri sono stati pubblicati i bandi relativi alla mobilità nazionale a domanda, sia per il personale amministrativo che per quello con profilo vigilanza. Un risultato che, come è noto, è stato possibile conseguire grazie all’accordo del 25/3/2014. Tale intesa infatti, fortemente voluta da Cgil Cisl e Uil, non soltanto ha permesso di superare la fase di stallo che, in ragione dell’annunciata revisione della presenza dell’INPS sul territorio, si era venuta a determinare ma anche di restituire alla disponibilità del confronto l’esame delle esigenze di contingentamento delle uscite che, conclusasi la fase di raccolta delle istanze di trasferimento, dovessero eventualmente presentarsi.
TAVOLI TECNICI
Il 9/5 e il 15/5 uu.ss. hanno preso il via i lavori dei tavoli tecnici rivolti alla individuazione delle leve su cui agire ai fini della valorizzazione di alcune specifiche figure professionali –geometri, periti, figure previste dalla normativa in materia di sicurezza e personale formalmente assegnato alle attività del contenzioso dell’invalidità civile-.
Per quanto riguarda geometri e periti, a seguito di un primo approfondimento delle problematiche che allo stato interessano tali figure professionali (formazione continua, iscrizione agli ordini professionali, aumento dei carichi di lavoro, ecc…), abbiamo chiesto all’Amministrazione di procedere, in vista del prossimo incontro, ad una mappatura della distribuzione del citato personale sul territorio e ad una puntuale ricognizione delle funzioni ad esso assegnate.
In ordine al personale formalmente assegnato alle attività del contenzioso dell’invalidità civile, l’Amministrazione ci ha annunciato l’imminente adozione, da parte della D.C. Assistenza e Invalidità Civile, di una circolare in forza della quale saranno ridefiniti gli ambiti di competenza delle attività svolte dal citato personale, anche alla luce dell’introduzione dell’Accertamento Tecnico Preventivo. Sul tema, abbiamo richiamato l’attenzione dell’Amministrazione sull’esigenza di dare rapidamente avvio ad un percorso partecipato di regolamentazione della sfera di competenza e degli ambiti di responsabilità propri dei colleghi interessati.
La discussione in sede tecnica proseguirà nel corso di appositi incontri che saranno quanto prima convocati.
PRESTITI ex art. 59 DPR n. 509/79
Come è noto, a seguito dell’introduzione del meccanismo della budgettizzazione mensile, larga parte delle istanze di prestito mensilmente avanzate rimangono insoddisfatte ed il loro accoglimento viene rinviato, seppure con l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, ad un successivo contingente. Pertanto, al fine di fornire il nostro contributo in ordine all’individuazione dei correttivi che andranno eventualmente messi in campo, abbiamo chiesto che le ragioni degli eccessivi tempi di attesa vengano approfondite, in sede tecnica, all’interno dell’apposita Commissione, da convocare nel più breve tempo possibile.
DIRIGENTI, PROFESSIONISTI E MEDICI
Stante il rinvio dell’incontro in programma per il 15/5 u.s., il confronto sui contratti integrativi 2013 relativi a dirigenti, professionisti e medici proseguirà il 27/5 p.v.
Fai un’email all’indirizzo rivoluzione@governo.it e scrivi:
“RENZI RINNOVA IL MIO CONTRATTO”
VENERDI 23/5 P.V.
ASSEMBLEE UNITARIE IN TUTTI I POSTI DI LAVORO
Per costruire insieme una vera proposta su come cambiare le Amministrazioni Pubbliche, tutelare e innovare lo stato sociale e difendere la qualità della vita quotidiana dei cittadini
Roma, 20 maggio 2014
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI |
CISL FP/INPS
Andrea NARDELLA |
UIL PA/INPS
Sergio CERVO |
15 MAGGIO 2014 INCONTRO CON IL CAPO DEL PERSONALE ING. CHIOVELLI E DISCUSSIONE SU ACCORDI FUA 2011/12 E FUA 2013
Roma, 19 maggio 2014
Si è svolto nella giornata di giovedì 15 maggio scorso l’incontro tra la Delegazione di parte pubblica del Ministero e le OO.SS con all’ordine del giorno la discussione per la distribuzione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato spettanti ai dirigenti in servizio presso il MIT per gli anni 2012 e 2013 e l’accordo per la modifica per l’utilizzazione del FUA 2011 e 2012 e l’ipotesi di accordo per il 2013 per il personale dei livelli.
La riunione si è svolta alla presenza del nuovo Direttore generale del personale ing. Chiovelli che ha aperto la discussione con una panoramica sulla situazione del Ministero ed in particolare sulle relazioni sindacali.
Nel suo intervento ha espresso con chiarezza le difficoltà presenti nel Ministero, al pari di tutto il resto della Pubblica Amministrazione, investito da un continuo susseguirsi di norme penalizzanti e impegnato in un difficile processo di riorganizzazione nell’ambito del rispetto della norma sulla “spending review”. Ha ribadito come il MIT sia un Dicastero articolato e complesso, in ritardo sull’integrazione tra i vari rami da cui è composto e con molte tematiche ancora aperte.
Ha inoltre dichiarato di ritenere assolutamente indispensabile il rapporto con le OO.SS., superando possibilmente nei fatti i limiti oggi presenti nel campo della contrattazione, partendo dal confronto che si dovrà avviare a breve sull’attuazione del progetto di riorganizzazione, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che può rappresentare, pur nel reciproco rispetto dei ruoli, una prima occasione di recupero di proficue relazione sindacali.
Nel corso del nostro intervento, dopo gli auguri di buon lavoro abbiamo dichiarato il nostro apprezzamento e la nostra sostanziale condivisione sia per la valutazione rispetto alla situazione del Ministero sia per il metodo proposto circa le relazioni sindacali. Abbiamo sottolineato come sia necessario avviare una più assidua interlocuzione con la parte politica per comprendere le linee strategiche e le scelte di fondo sulle politiche del trasporto e delle grandi opere di cui il modello di riorganizzazione è solo lo strumento operativo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo interessati a confrontarci per migliorare e riorganizzare la Pubblica Amministrazione per offrire migliori servizi ai cittadini e alle imprese per un rilancio del sistema Paese e non certo per continuare a far fronte alle emergenze derivanti dalle continue politiche dei tagli che si traducono in un sostanziale arretramento del perimetro pubblico soprattutto per quanto riguarda i servizi offerti sul territorio.
Si è passati poi a discutere della ripartizione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato della dirigenza.
In premessa l’ing. Chiovelli ha anticipato che a breve, oltre alle sedi dirigenziali di prima fascia saranno rese pubbliche quelle di seconda, che dovranno scontare un taglio di 70 unità, e che per giovedì 22 maggio p.v. sarà convocata una riunione tra Amministrazione e OO.SS. presumibilmente alla presenza del Capo di Gabinetto, sulla graduazione delle posizioni dirigenziali di prima fascia e sui criteri di attribuzione degli incarichi.
Sulla retribuzione di risultato, dopo una breve spiegazione sull’ammontare delle risorse, si sono susseguiti una serie di interventi che hanno segnalato la difficoltà che tutte le OO.SS. hanno avuto per approfondire le questioni dato il ritardo dell’invio della documentazione nonché una serie di chiarimenti circa la quantificazione e certificazione delle risorse.
Su queste osservazioni il Direttore generale ha compreso la necessità di ulteriori approfondimenti e ha proposto di rivederci il prossimo 22 maggio, dopo l’auspicabile invio di contributi e osservazioni sul documento da parte delle OO.SS., con l’obiettivo di arrivare alla sottoscrizione dell’accordo.
Dopo la prima parte della riunione relativa alla dirigenza è seguita la discussione sugli accordi integrativi relativi al FUA 2011/2012 e FUA 2013.
Questa Organizzazione sindacale ha ribadito le perplessità già espresse all’atto della firma dell’accordo per il FUA 2011/12 con il quale si prevedeva la possibilità di uno scorrimento delle graduatorie Infrastrutture del 2009 con i fondi ex R.I.D. e per il quale vi è stato il pronunciamento negativo da parte della Funzione Pubblica. Riteniamo che insistere con una proposta su cui non sembrano esserci spiragli ottiene il solo risultato di allungare i tempi per quelle risposte che i lavoratori da troppo tempo stanno attendendo.
L’amministrazione ha così provveduto a stilare il nuovo accordo nel quale i fondi oggetto di rilievo da parte della Funzione Pubblica vengono ridistribuiti nel FUA per gli anni 2011 e 2012 a remunerare i compensi legati alla produttività.
Dopo ampia discussione ed a seguito di una informazione pervenuta da una sigla sindacale che segnalava come il Dipartimento della Funzione Pubblica, avrebbe certificato, per un altro Ministero, un accordo che prevedeva, in analogia con quanto previsto nell’ipotesi di accordo del MIT, il possibile scorrimento di graduatorie pregresse, si è deciso di rinviare a breve l’incontro per la firma sull’accordo FUA 2011/12 dopo la verifica di tali asserzioni e con l’impegno da parte delle OO.SS. di far pervenire integrazioni e/o modifiche all’accordo presentato per il FUA 2013.
Come sempre in solitudine e nell’assordante silenzio delle altre sigle sindacali abbiamo evidenziato il problema per l’erogazione del FUA 2011 per il personale civile in servizio presso 4 Capitanerie di Porto (unici uffici dell’amministrazione) che si sono visti decurtare la percentuale delle risorse FUA. Abbiamo prospettato e fornito all’Ing. Chiovelli la documentazione relativa ed una parte delle comunicazioni tra i vari organi di questa amministrazione e proposto di trovare una soluzione praticabile al fine di “sanare” la vicenda che vede del personale subire e pagare per errori non certo dipendenti da proprie responsabilità.
Avevamo prospettato, da tempo, all’ing. Esposito (Presidente dell’OIV) che ci sarebbero potuti essere dei problemi per quanto attiene l’applicazione di un manuale della valutazione contraddittorio per quanto attiene il personale in servizio presso le Capitanerie di Porto, ma, come sempre più spesso accade, le OO.SS. le si “sentono”, ma non le si ASCOLTA.
Con l’occasione, inoltre, abbiamo suggerito di calendarizzare, appena possibile, alcune riunioni su problematiche specifiche ancora sul tappeto e che riteniamo debbano essere oggetto di confronto urgente per trovare delle possibili rapide e soddisfacenti soluzioni. Ci riferiamo, oltre ovviamente a tutto ciò che è collegato al processo di riorganizzazione, ai criteri per l’assegnazione degli interim delle posizioni dirigenziali, all’inquadramento del personale IVCA, di un più corretto inquadramento funzionale e organizzativo del personale ex RIPAM in Abruzzo, dell’improcastinabile necessità di chiudere “complessivamente” la vicenda legata al passaggio nella seconda area del personale della Prima area altrimenti invischiata in un estenuante e continuo contenzioso, di una profonda rivisitazione del sistema di valutazione, in particolare per ciò che riguarda il personale civile degli uffici periferici delle Capitanerie di Porto che proprio da queste criticità vedono compromessa anche la giusta corresponsione del salario di produttività, nonché una sollecitazione per la riattivazione dei lavori del Comitato Unico di Garanzia (CUG) fermi dal luglio del 2013.
Su questo, come su altre questioni, l’ing. Chiovelli ha dato la sua disponibilità segnalando, peraltro, la necessità di individuare alcuni punti fermi che possano portare ad una fase di stabilità che superi le attuali criticità e possa permettere di guardare con più tranquillità al futuro del Ministero.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL MIT
Roberto Morelli
Roma, 19 maggio 2014
Ing. Alberto CHIOVELLI
Direttore Generale del personale e degli affari generali
Ing. Ciro ESPOSITO
Presidente O.I.V.
Oggetto: Ministero Infrastrutture e Trasporti -Sistema di valutazione.
Nella riunione del 15 maggio u.s. ed in relazione agli accordi relativi al FUA 2011/12 abbiamo avuto modo di farLe rilevare come, a seguito di “disguidi”, tra organismi di questa amministrazione, 4 uffici periferici e precisamente le Capitanerie di Porto di Napoli, Genova, Gela e Fiumicino abbiano visto decurtata la percentuale riferita alla quota parte del 75% delle risorse destinate a corrispondere al personale civile, in servizio presso tali strutture, il compenso incentivante collegato al raggiungimento degli obiettivi predefiniti ed ottenuti dalle unità organizzative presso cui detto personale presta servizio di ruolo. Si coglie l’occasione di evidenziare che le Capitanerie di Porto sono Uffici periferici di questa amministrazione, nonostante venga “mascherata” la loro presenza nel DPCM di riorganizzazione del Ministero.
Avevamo più volte evidenziato le possibili criticità nell’applicazione del “Manuale di Valutazione” redatto dall’Organismo Indipendente di Valutazione della Performance, tanto che anche per l’impossibile applicazione a detto personale ed a seguito della nota CUG vi fu la sospensiva a firma dell’allora Capo di Gabinetto dott. Torsello.
Pur non essendo state superate, a parere della scrivente, le criticità applicative per le quali fu sospesa la valutazione si è voluto approvare il manuale che oggi evidenzia, all’atto pratico, l’incapacità applicativa per le Capitanerie di Porto e che vede il personale civile in servizio presso tali unità organizzative a dover essere “valutate” da personale militare, il quale non viene a sua volta valutato dal Dirigente a cui il personale può rivolgere istanza in caso di controversie sulla valutazione stessa (interruzione catena Valutato/valutatore).
Tale assurdo è ancor più contradditorio dal momento che il valutatore di prima istanza afferisce ad un Centro di Responsabilità (“CAPITANERIE DI PORTO”) diverso da quello a cui afferisce il valutatore di seconda istanza(Dipartimento per i trasp. nav. e sistemi Inf.) , con la conseguente non approvazione e condivisione delle stesse risorse economiche, risorse umane e con obiettivi differenziati.
Per quanto ci è dato sapere, tra l’altro, sembra che i dati che sono stati inviati per la valutazione delle unità organizzative di Genova, Napoli, Gela e Fiumicino siano stati estrapolati dal COGESTAT per quegli obiettivi indicati nella direttiva 2011 del Comando Generale e che pertanto non corrispondono a quelli inseriti nel SIGEST (di cui alla scheda obiettivi 2011) come richiesto dal manuale di valutazione.
Infatti, in due comunicazioni fatte dai Dirigenti militari di tali uffici, viene evidenziato come la minore attività delle Motovedette o ispezioni sulla costa abbiamo portato a fornire un dato erroneamente interpretato rispetto agli obiettivi stabiliti per la valutazione del personale civile.
Si evidenzia, inoltre e per l’ennesima volta, che le varie fasi della condivisione degli obiettivi non è mai stata espletata in quelli uffici.
Come FP CGIL auspichiamo una immediata soluzione alla problematica su esposta per una parità di trattamento tra tutti i lavoratori del MIT e chiediamo all’Ing. Chiovelli, nella sua veste di Capo del Personale, così come richiesto ai suoi predecessori, che si apra a breve un tavolo di confronto sulle problematiche (per quanto riguarda la giusta valorizzazione delle funzioni e delle attività lavorative) di questo personale dell’amministrazione, che devono trovare una soluzione non più procrastinabile e sulla quale siamo assolutamente disponibili a confrontarci e portare il nostro contributo di proposte.
Inoltre, come peraltro già evidenziato in diversi comunicati di questa Organizzazione sindacale, ci appare opportuno segnalare che altre criticità e anomalie sono presenti nel sistema di valutazione del Ministero.
Non può sfuggire a nessuno che attuare l’attuale sistema di valutazione crei un diffuso senso di incertezza e insoddisfazione nei lavoratori poiché si attua in un contesto in cui Ministero è impegnato in una non facile fase di riorganizzazione dove, verosimilmente, molte strutture, mi riferisco in particolare ai Provveditorati e alle Direzioni Generali Territoriali della Motorizzazione, varieranno le loro aggregazioni territoriali nonché strutture organizzative rendendo oltremodo difficile il processo valutativo rispetto a quanto previsto nell’attuale manuale operativo.
Come va posta attenzione alla circostanza, ormai non più sporadica, in cui un lavoratore è assegnato a più Unità operative con l’inevitabile conseguenza di dipendere spesso anche da dirigenti diversi, che potrebbe determinare conflitti e incoerenza nella corretta gestione del sistema.
Più in generale abbiamo sempre ritenuto che un sistema di valutazione non solo debba essere uno strumento trasparente, obiettivo e condiviso ma funzionale agli obiettivi che si intende raggiungere senza ridursi, come oggi avviene, non solo nel Ministero Infrastrutture e Trasporti ma in tutta la Pubblica Amministrazione, ad un mero adempimento collegato all’osservanza di quanto previsto nel decreto legislativo 150/2009 sul quale la nostra contrarietà è ben nota.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL
Roberto MORELLI
20.05.2014 – 6° Campionato Italiano VV.F. di Lotta Stile Libero – 11°Memorial “Mauro SAVRON” – Trieste,6-7 giugno 2014.
FP CGIL, FP CISL, UIL FPL, DICCAP SULPM:
LETTERA APERTA AL SINDACO DI PARMA
Egregio Sindaco,
forse è giunto il momento che nella vertenza del Comune di Parma lei, come Assessore al Personale, si assuma qualche responsabilità.
La situazione che si è venuta a creare non è una colpa dei lavoratori del Comune, che si sono fatti strumentalizzare da “sindacati che fanno politica”, ma da una gestione del personale assolutamente inefficacie.
La sua idea dei dipendenti del Comune visti come un peso e non come una risorsa l’ha espressa più volte e in modi diversi, ma fino ad ora non si era spinto a mettere i cittadini contro i lavoratori.
La sua affermazione secondo cui i sindacati vorrebbero l’aumento delle tasse per poter dare più soldi ai dipendenti comunali è una pura falsità. Non l’abbiamo mai affermato e mai lo affermeremo.
Ne è la dimostrazione il fatto che le risorse dei fondi per la contrattazione decentrata cosi come gli aumenti dei Contratti Nazionali sono bloccati per legge al 2010.
Quindi, perché lanciare addosso ai dipendenti del suo Comune questa infamia, facendo passare il messaggio che per dare più soldi ai dipendenti sarebbe costretto a far pagare più tasse?
Noi riteniamo che lo faccia per nascondere la verità, ovvero la mancanza di politiche vere per il personale di questo Comune.
La recente scelta di delegare ad altri la presenza dell’Amministrazione comunale in conciliazione per il tentativo di raffreddamento delle sciopero indetto per Cibus, convocato lo scorso 29 aprile dal Prefetto di Parma, è la dimostrazione di questa mancanza di politiche e di volontà.
Il Comune di Parma, senza aver messo in discussione l’enorme debito ereditato, liquida oltre 56 milioni di euro di debiti pregressi, ma non trova un euro per i propri dipendenti, mentre reperisce tranquillamente le risorse (150mila euro) per assumere un Direttore Generale.
La scelta di rilasciare quella infelice dichiarazione dove afferma che non si possono distribuire le risorse assegnate per il 2014 pena l’aumento delle tasse, non è degna di un Amministratore che dovrebbe governare tutti i cittadini e non metterli gli uni contro gli altri.
Infine, vorremmo ricordare che la vertenza é di tutti i lavoratori e non solo della Polizia Municipale, e ne è dimostrazione l’adesione da parte di tutti i servizi allo sciopero dello scorso 5 maggio.
Signor Sindaco, riterremmo utile un minimo di autocritica da parte sua in merito agli errori commessi come assessore al Personale. Personale che rappresenta una risorsa per il Comune e la cittadinanza. E non vorremmo essere noi, in modo strumentale, a ricordare quanto promesso sulle politiche del personale in campagna elettorale.
Perché voler dedurre che i lavoratori del Comune siano strumentalizzati dai sindacati? Per l’ennesima volta offende questi lavoratori ritenendoli incapaci di un ragionamento autonomo e libero, a continua conferma di quanto poco li consideri.
Rimaniamo in attesa di una volontà più positiva e meno strumentale da parte dell’Amministrazione per distribuire e rinnovare il contratto decentrato 2014.
20.05.2014 – Brindisi: richiesta sospensione odg n 274 2014
20.05.2014 – Elezioni di domenica 25 maggio 2014.
Elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia di domenica 25 maggio 2014. Elezioni regionali in Abruzzo e in Piemonte e turno ordinario di elezioni amministrative, nella medesima data. Avviamento alle urne dei militari, degli appartenenti alle Forze di Polizia ed al Corpo Nazionale VV.F.
Il divieto di fecondazione di tipo eterologo in Italia è incostituzionale. Lo ha finalmente stabilito la Corte Costituzionale, dichiarando l’illegittimità della norma della legge 40 del 2004 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi, in caso di infertilità assoluta.
“Quella di oggi è una vittoria importante per l’affermazione delle libertà civili in Italia, per il rispetto dell’autodeterminazione e per il sostegno alla laicità dello Stato”, così il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica commenta il pronunciamento della Corte Costituzionale che boccia l’illegittimità della fecondazione eterologa. “Ora – prosegue la dirigente sindacale – sia i centri pubblici che quelli privati dovranno e potranno eseguire tecniche di fecondazione con donazione di ovociti e spermatozoi esterni alla coppia”.
Si tratta di una sentenza, spiega Lamonica che “ha valore di legge e non è oppugnabile, significa che d’ora in avanti non potrà essere emanata dal Parlamento alcuna legge che preveda il divieto di fecondazione di tipo eterologo. Tale decisione non crea alcun vuoto normativo e vale per tutti i cittadini italiani che hanno problemi di sterilità”.
Con la sentenza di oggi, e con le decine di sentenze che l’hanno preceduta, conclude Lamonica “si chiude una pagina nera del nostro Parlamento e si apre una via per tutte quelle coppie che potranno ricevere cure e assistenza, senza doversi affidare a costosi e rischiosi viaggi della speranza all’estero”. Link
http://www.cgil.it/News/PrimoPiano.aspx?ID=22072
La norma è già stata approvata alla Camera, ora manca solo il voto del Senato per introdurre quattro nuove tipologie di reato (inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento dell’attività di vigilanza e controllo ambientale) e disposizioni specifiche volte a colpire il fenomeno delle ecomafie e degli ecocrimini. Il riconoscimento dei reati e l’inasprimento delle pene sono un elemento essenziale per la lotta ai crimini ambientali e per fermare i soprusi e gli avvelenamenti delle nostre terre, una “riforma di civiltà” attesa da troppi anni con cui difendere l’ambiente in cui viviamo. Per questo la CGIL auspica una procedura urgente di approvazione al Senato, con il recepimento integrale della Direttiva 2008/99/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo sulla tutela penale dell’ambiente. Per una più completa informazione e per far sentire la tua voce contro i reati ambientali, rimandiamo al link http://www.cgil.it/News/PrimoPiano.aspx?ID=22057
In allegato, il comunicato sindacale relativo all’iniziativa dell’Amministrazione di istituire la figura del “Pari” nel Corpo forestale dello Stato ed agli esiti della riunione sull’argomento (richiesta e tenutasi il giorno 08/05/2014).